A seguito dell'avvio da parte del Ministro dell'Ambiente di un tavolo di consultazione - coordinato dal Prof. Edo Ronchi - CNA ed altre 31 Associazioni di rappresentanza hanno denunciato in maniera unanime il fallimento del SISTRI e condiviso l'opportunità di implementare la tracciabilità dei rifiuti attraverso un sistema totalmente rivisto, serio, efficiente e gestibile da parte delle imprese.
News Ambiente e Sicurezza
Ricordiamo che, a partire dal 1° giugno 2013, non sarà più possibile autocertificare l'avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi.
Con il D.M. 20/03/2013 - pubblicato sulla G.U. del 19 aprile scorso - il Ministro dell'Ambiente uscente Corrado Clini ha resuscitato il Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti.
Il c.d. "Decreto Sviluppo bis" in vigore dal 20 ottobre 2012 - anticipando il termine di un anno - ha fatto scattare dal 1° gennaio 2013 le sanzioni amministrative pecuniarie da 2.500 a 25.000 euro in caso di commercializzazione di sacchetti non conformi agli standard UE.
Vista la sospensione del SISTRI, il D.P.C.M. 20 dicembre 2012 ha ripristinato il vecchio MUD (ricordiamo che, negli ultimi due anni, al posto del MUD è stata presentata la dichiarazione SISTRI, formalmente non molto diversa dallo stesso MUD).
Sulla Gazzetta Ufficiale n° 285 del 06/12/2012 è stato pubblicato un comunicato con il quale il Ministero del Lavoro rende noto che, in data 30/11/2012 - con decreto interministeriale - sono state recepite le "procedure standardizzate" per la valutazione dei rischi di cui all'art. 29, c. 5, del D. Lgs. 81/08, reperibili nel sito web dello stesso Ministero [clicca qui per visualizzare il sito]