CNA si oppone all'avvio del SISTRI per i produttori di rifiuti pericolosi.
Ricordiamo nuovamente che dal 3 marzo p.v. anche i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi sarebbero tenuti ad utilizzare - oltre alla documentazione cartacea (registri di carico/scarico e formulari rifiuti) - il SISTRI (chiavetta USB consegnata all'atto dell'iscrizione al Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti).
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Pubblichiamo l'articolo del Corriere della Sera di Sergio Silvestrini - Segretario Nazionale CNA - che accusa: "Il SISTRI è una gigantesca e costosissima macchina digitale che funziona malissimo".
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale, allo scadere dei 60 giorni utili, la conversione in legge del Decreto 101/2013 che, all'art. 11, tratta anche di SISTRI.
Finalmente, dopo quattro anni e sette proroghe, da ieri è diventato obbligatorio il SISTRI per i trasportatori professionali di rifiuti pericolosi (iscritti in categoria 5 all'Albo Gestori Ambientali) e per le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti pericolosi.
L'art. 22 della Legge n° 97 del 06/08/2013, entrato in vigore il 4 settembre u.s., ha apportato alcune modifiche al D. Lgs. 151/2005 (relativamente ai RAEE) ed al D. M. 65/2010 (regolamento per la gestione semplificata dei RAEE).
"È inopportuno riavviare un sistema di tracciabilità dei rifiuti come il Sistri, che ha già dato numerose prove di inefficienza, scarsa trasparenza ed inadeguatezza. Non riteniamo che il Sistri possa essere attuato nei tempi operativi fissati. Va, quindi, sostituto con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità".
A seguito dell'avvio da parte del Ministro dell'Ambiente di un tavolo di consultazione - coordinato dal Prof. Edo Ronchi - CNA ed altre 31 Associazioni di rappresentanza hanno denunciato in maniera unanime il fallimento del SISTRI e condiviso l'opportunità di implementare la tracciabilità dei rifiuti attraverso un sistema totalmente rivisto, serio, efficiente e gestibile da parte delle imprese.
L'ultimo capito dell'odissea del SISTRI è contenuto all'interno del Decreto Legge n° 101 del 31.08.2013 - pubblicato nello stesso giorno sulla Gazzetta Ufficiale.
Ricordiamo che, a partire dal 1° giugno 2013, non sarà più possibile autocertificare l'avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi.