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SISTRI partito fra mille dubbi

Finalmente, dopo quattro anni e sette proroghe, da ieri è diventato obbligatorio il SISTRI per i trasportatori professionali di rifiuti pericolosi (iscritti in categoria 5 all'Albo Gestori Ambientali) e per le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti pericolosi.

SISTRI: ennesima denuncia di Rete Imprese Italia

"È inopportuno riavviare un sistema di tracciabilità dei rifiuti come il Sistri, che ha già dato numerose prove di inefficienza, scarsa trasparenza ed inadeguatezza. Non riteniamo che il Sistri possa essere attuato nei tempi operativi fissati. Va, quindi, sostituto con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità".

Modifiche in materia di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

L'art. 22 della Legge n° 97 del 06/08/2013, entrato in vigore il 4 settembre u.s., ha apportato alcune modifiche al D. Lgs. 151/2005 (relativamente ai RAEE) ed al D. M. 65/2010 (regolamento per la gestione semplificata dei RAEE).

SISTRI solo per i rifiuti pericolosi: questa volta si parte?

L'ultimo capito dell'odissea del SISTRI è contenuto all'interno del Decreto Legge n° 101 del 31.08.2013 - pubblicato nello stesso giorno sulla Gazzetta Ufficiale.