tutte le news cna

Polizze per danni catastrofali, CNA Savona: la proroga è un atto dovuto!

Polizze per danni catastrofali, CNA Savona: la proroga è un atto dovuto!

“Apprendiamo con sollievo della proposta della maggioranza di Governo di posticipare, con un emendamento al decreto bollette, al prossimo 31 ottobre il termine entro cui le imprese devono stipulare le polizze contro i danni catastrofali – commenta Matteo De Ambroggi, Presidente di CNA Savona-. Alla scadenza prevista manca una settimana e le imprese sono totalmente impreparate e disinformate. La stipula dei contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali, mette in seria difficoltà quasi quattro milioni di imprese – micro, piccole, medie e grandi – con la necessità di sottoscrivere polizze di particolare complessità, rispetto alle quali sono state fornite modalità operative, con l’emanazione del previsto regolamento attuativo, solo a fine febbraio”.

“Il ritardo nella definizione del quadro normativo - prosegue De Ambroggi - ha comportato una tempistica oggettivamente non coerente con la portata. La proroga del termine è necessaria al fine di dare alle imprese la possibilità di essere adeguatamente formate e informate, per poter fare scelte consapevoli, valutando, in tempi ragionevoli e sostenibili, le offerte sul mercato”.

“Teniamo anche presente il fatto che le imprese assicuratrici hanno al momento tempo fino al prossimo 28 marzo per adeguare alle previsioni di legge i testi delle polizze da proporre e che, al momento, non è attivo il portale IVASS per la comparabilità delle offerte dei contratti assicurativi.”

“In questi sette mesi previsti dal rinvio proposto dalla maggioranza sarà indispensabile sciogliere i troppi dubbi che circondando il provvedimento – sottolinea Matteo Sacchetti, segretario di CNA Savona - . Lo stesso art.1 del Decreto, in cui si parla di obbligatorietà per le immobilizzazioni (fabbricati, terreni, etc.) “a qualsiasi titolo impiegati”, sembrerebbe soggetto a interpretazioni diverse, per esempio, l'interpretazione maggiormente estensiva includerebbe anche gli affittuari tra gli obbligati. Così come permangono delle incongruenze nei confronti dei professionisti non titolari di sedi o immobili che dovrebbero comunque sottoscrivere la polizza in vista di eventuali contributi o finanziamenti. Registriamo anche forti perplessità sulla definizione degli eventi catastrofali coperti. “In conclusione, ricordiamo che il 20% del costo complessivo di ciascuna polizza finirà nelle casse erariali, pertanto, riteniamo utile neutralizzare questa parte di costo con un credito d’imposta o identificare per queste risorse una finalità in linea con quanto si vorrebbe prevenire o mitigare. Se non si mette in sicurezza il territorio, non si rafforzano tempi e modalità di soccorso, ma si scarica tutto sulle spalle dei contribuenti, e specialmente delle micro e piccole imprese, l’obbligo diventa solo un ulteriore gravoso balzello, al momento, difficile sia da definire che da assolvere” conclude Sacchetti.