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CNA Balneatori

Costituito il coordinamento regionale.
Alessandro Riccomini è il nuovo Presidente.

 

Si è costituito anche in Liguria il comitato regionale di CNA Balneatori, l'associazione della CNA che rappresenta gli stabilimenti balneari e che, in poco tempo, ha raccolto numerosissime adesioni in tutta la Liguria.

Alla presenza del Segretario Nazionale di CNA Balneatori Cristiano Tomei e del Segretario Regionale di CNA Liguria Nicola Caprioni, è stato nominato Presidente Regionale Alessandro Riccomini, titolare di uno stabilimento balneare a Sestri Levante.
Con lui sono stati nominati vice-presidenti Roberto Zolesi di Ameglia (La Spezia), Cesare Labozzetta di Sanremo (Imperia), Giovanni Botta di Varazze (Savona), Angelo Bertucci di Moneglia (Genova). Giacomo Mercurio, sempre di Sanremo, è stato indicato come rappresentante delle spiagge libere attrezzate al livello regionale.

Nella prima riunione sono stati presi in esame i tanti problemi che gravano sulla categoria.

I rappresentanti degli stabilimenti balneari liguri sono mobilitati per ottenere certezze per le loro attività, per gli investimenti realizzati e per quelli che sarebbe possibile realizzare, per migliorare il servizio e l'ambiente se venissero loro offerte garanzie di stabilità e continuità per le loro aziende.

Una recente presa di posizione della Commissione Europea ha, infatti, negato la possibilità di rinnovo a medio-lungo termine delle concessioni demaniali in atto, mentre - contemporaneamente - alla Spagna era concesso un rinnovo delle concessioni per gli stabilimenti balneari di ben 75 anni. Non è pensabile che all'interno della UE si creino due situazioni così palesemente difformi.

CNA Balneatori interviene a tutti i livelli ed intende impegnare le forze politiche perché dopo le elezioni venga trovata una soluzione equa a questo problema.

Nel corso della riunione si è poi parlato della presenza alla fiera dedicata al settore che si terrà a Marina di Carrara nel mese di marzo, dei costi impropri che gravano sulla categoria (dall'OMI, all'IMU, sino all'onere di ripascimento delle spiagge), dei limiti anacronistici all'uso dei propri spazi come calendari ed orari di aperture.