Controlli Fgas: alle parole non seguono i fatti.
Tanto rumore per nulla.
Gli impianti che contengono f-gas continuano ad essere installati da operatori non certificati (o, addirittura, neanche abilitati ai sensi del D.M. 37/08) ed i gas fluorurati vengono venduti a chiunque.
"Eravamo stati facili profeti - ha affermato Carmine Battipaglia, Presidente Nazionale CNA Installazione Impianti - quando, dopo il comunicato stampa della Sen. Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico, che annunciava finalmente l'avvio di un'attività di controllo nei confronti delle imprese non certificate che continuano ad operare nel settore degli f-gas, chiedemmo di passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Oggi - prosegue Battipaglia - dopo quattro mesi da quell'affermazione i controlli continuano a non esserci, le sanzioni continuano a non venir comminate ed assistiamo addirittura al proliferare di offerte in cui si esortano i clienti al 'fai-da-te' senza che chi di dovere intervenga".
Al Ministero dell’Ambiente, CNA Installazione Impianti ha segnalato le principali criticità del D.P.R. 43/2012 che sono:
1) richiesta di doppia certificazione per le imprese individuali (alle imprese individuali, magari composte dalla sola figura del titolare, viene imposto di certificarsi sia come persona, che come impresa);
2) molti organismi di certificazione, in caso di trasferimento della certificazione delle persone ad altro organismo, impongono costi documentali non giustificati nell'inserimento;
3) tra i requisiti necessari per ottenere la certificazione di un "Piano di qualità", obbligo inserito nella normativa italiana, ma non previsto dai regolamenti europei;
4) la totale mancanza di controlli su quei soggetti non certificati che continuano ad installare impianti contenenti f-gas.
Il nuovo Regolamento Europeo n° 517 che disciplina gli f-gas è dell'aprile 2014 ed è entrato in vigore il 1° gennaio. Non è possibile che, ad oltre un anno dalla sua approvazione, dei necessari decreti di attuazione non si sappia ancora nulla".
L'immobilismo delle istituzioni di fronte a questa situazione potrebbe portare le imprese ad una sorta di disobbedienza di massa.
Non sono poche infatti le imprese che, in regola con quanto previsto dal D.P.R. 43/2012 minacciano, nel caso perdurasse la totale mancanza di controlli, di far scadere i certificati, di non rinnovarli e di continuare ad operare senza certificazione.
"I nostri imprenditori - conclude il Presidente di CNA Installazione Impianti - si sentono presi in giro. Si sono messi in regola con la legge pagando anche un prezzo economico non indifferente e vedono ancora loro 'colleghi' (o presunti tali) lavorare tranquillamente nella più totale illegalità. Non è così che si devono tutelati gli imprenditori onesti".