Si tratta di deduzioni e crediti d'imposta essenzialmente legati al recupero forfettario delle spese sostenute dagli imprenditore che personalmente effettuano i viaggi.
Come un fulmine a ciel sereno l'annuncio dell'Agenzia delle Entrate che con 10 righe cancella in un sol colpo il 70% degli importi riconosciuti agli autotrasportatori artigiani per le cosiddette "deduzioni forfetarie" si tratta di deduzioni e crediti d'imposta essenzialmente legati al recupero forfettario delle spese sostenute dagli imprenditore che personalmente effettuano i viaggi e che realmente, in questa drammatica congiuntura economica, sono la sola voce che consente a migliaia di piccole imprese di sostenere i propri bilanci.
"Siamo di fronte ad un palese abuso, frutto di un atteggiamento scorretto e prevaricatore: si cambiano le regole a viaggi fatti e a spese sostenute. Stiamo parlando infatti di costi relativi all'anno 2014, che le imprese avevano già considerato nei bilanci, pressoché chiusi e pronti per esser inviati. È assurdo pensare che si possa sempre “fare cassa” sulle spalle delle piccole imprese, di artigiani che quotidianamente sul camion rischiano del proprio, lontani dagli affetti e spesso con condizioni di lavoro inaccettabili".
La CNA-Fita ritiene che qualora non venga rivisto il taglio effettuato dal Governo e dal Ministro Delrio, sulle deduzioni forfettarie, si debba procedere con la proclamazione del fermo nazionale dei servizi dell'autotrasporto.