Il DPCM pubblicato in data 9 marzo, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestionedell'emergenza epidemiologica da COVID-19, introduce delle restrizioni ad alcune attività economiche prevedendo, sull’intero territorio nazionale, la sospensione delle attività dei centri benessere.
CNA Benessere e Sanità
La crisi economica di questi ultimi anni ha accentuato il fenomeno dell'abusivismo che danneggia particolarmente le imprese di estetica, acconciatura e, in generale, del benessere, sempre più provate da questa vera e propria piaga sociale.
Non è accettabile, oltre che pericoloso, che persone senza titoli e qualifiche offrano servizi legati al benessere della persona, senza il rispetto di alcuna norma, con rischi gravi per la salute.
"La qualità richiede professionalità".
Riformare i settori dell'estetica e del benessere che richiedono una professionalità sempre maggiore, a tutela degli operatori e dei consumatori, anche per contrastare il diffondersi dell'abusivismo e della concorrenza sleale è l'obiettivo della proposta per modificare la L. 1/90 in materia di estetica, presentata a Montecitorio con la CNA. Il testo è nato su stimolo della Confederazione Nazionale Artigianato.
L'articolo 69 del Collegato ambientale, pubblicato in Gazzetta lunedì scorso, introduce un'importante semplificazione per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi prodotti, fra gli altri, da coloro che esercitano attività ricadenti nell'ambito dei codici ATECO 96.02.01, 96.02.02 e 96.09.02 (parrucchieri, estetisti e tatuatori).