I consigli di CNA: informate il ristoratore o il produttore delle vostre allergie.
Ricevere informazioni sugli allergeni alimentari è un diritto del consumatore ed è impegno dei produttori e dei ristoratori favorire ogni tipo di informazione a tutela dei propri utenti.
"Queste attenzioni fanno parte della professionalità e della cultura delle nostre imprese - dichiara Paola Freccero, Presidente Ligure di CNA Alimentare - a prescindere dalla normativa europea che obbliga tutti coloro che somministrano cibi sfusi a dare tutte le informazioni necessarie".
La Liguria in queste settimane è frequentata da migliaia di turisti, molti di questi stranieri, che visitano o trascorrono periodi di vacanza sul nostro bel territorio.
CNA Alimentare invita i clienti a leggere con attenzione i menù o il registro degli ingredienti dove sono segnalati i prodotti allergenici e consiglia di utilizzare l'antico, ma sempre efficace, contatto umano: all'arrivo al ristorante, in un bar o in una pasticceria, parlare con il responsabile segnalando le proprie allergie consentendo una corretta gestione del trattamento degli alimenti.
In questi anni le imprese del settore alimentare hanno frequentato corsi accrescendo professionalità ed attenzioni verso le problematiche delle allergie alimentari.
Molte sono le attività che si sono specializzate per servire soggetti celiaci o nell'evitare la pericolosità della contaminazione con allergeni alimentari, una crescente sensibilità delle imprese alimentari.
Ed è anche per questa attenzione che CNA è soddisfatta dell'interpretazione che la Regione Liguria ha dato, a seguito di una nostra richiesta, sulla Legge Regionale 332/15 che definisce gli indirizzi regionali per le imprese alimentari che producono somministrano e/o vendono alimenti non confezionati con ingredienti allergenici.
Grazie all'intervento di CNA si è chiarito che la nuova norma non prevede ulteriori obblighi, burocratici o formativi, per le imprese.
"La sensibilità e le attenzioni nei confronti dei soggetti con le varie forme di allergie non può trasformarsi in soli obblighi burocratici o azioni sanzionatorie - evidenzia Paola Freccero - ma deve essere un fenomeno culturale e sociale che vede gli alimentaristi liguri protagonisti nel garantire l'alta qualità dei prodotti commercializzati e la massima informazione a tutela degli utenti e del made in Italy".
Il comparto agroalimentare e della somministrazione vede la Liguria ricca di grandi eccellenze che sono un importante volano per l'economia ed una ulteriore componente tra le tante attrazione turistiche di questa nostra regione.