Sull'onda emotiva suscitata dalle notizie giornaliere di morti bianche, sono stati avviati una serie di interventi legislativi per porre un freno al fenomeno degli infortuni sul lavoro.
Più poteri all'Ispettorato Nazionale del Lavoro
Fra le modifiche più rilevanti al D. Lgs. 81/08, già in vigore dal 22 ottobre, troviamo quella che cambia l'attuale sistema di vigilanza in materia, attribuendo anche all'Ispettorato Nazionale del Lavoro (che finora poteva intervenire solo nel settore dell'edilizia) le mansioni di vigilanza in materia di salute e sicurezza per tutti i settori lavorativi (vigilanza che fino ad oggi era attribuita solo ai servizi delle ASL). È prevista infatti l'assunzione di oltre 1000 nuovi ispettori.
Inasprimento delle sanzioni
Direttamente collegata a questa rigida tendenza di controllo del rispetto della legislazione, è l'inasprimento delle sanzioni. Viene eliminata, infatti, la previsione di "reiterazione" della violazione: ciò significa che, per una qualsiasi delle gravi violazioni previste nell'allegato I del D. Lgs. 81/08 (ad es. mancata elaborazione di DVR, POS, mancata formazione e addestramento, mancata costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione e nomina del relativo Responsabile, etc...) l'INL adotta immediatamente il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, oltre naturalmente all'aumento delle relative sanzioni.
Lavoratori in nero
Altra importante modifica è l'abbassamento della soglia di lavoratori in nero presenti al momento dell'ispezione per la quale scatta l'immediata sospensione: dal 20% previsto dal testo previgente si passa ora al 10% dei lavoratori senza regolare contratto.
L'impegno della CNA
Come CNA siamo ovviamente già impegnati ad avanzare, anche in sede di conversione di questo decreto legge e presso tutte le sedi istituzionali, una linea di intervento indirizzata ad una logica di prevenzione dei contesti lavorativi che intervenga a monte delle dinamiche infortunistiche e che, partendo dalla realtà produttiva italiana, adegui e riscriva regole e oneri di salute e sicurezza più attinenti alle peculiarità di settore e di dimensione aziendale, primo fra tutti un proporzionamento dell'intensità delle misure.