Con la conversione in legge del c.d. Decreto "Semplificazioni" è stata definitivamente confermata la soppressione del SISTRI dal 1° gennaio 2019, pertanto da quest'anno non sono più dovuti i relativi contributi.
Contestualmente alla soppressione del SISTRI, è stato istituito il "Registro Elettronico Nazionale per la tracciabilità dei rifiuti" (gestito direttamente dal Ministero dell'Ambiente), le cui modalità di funzionamento saranno definite con un apposito decreto.
A detto Registro dovranno iscriversi i seguenti soggetti:
- enti/imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
- produttori di rifiuti pericolosi;
- enti/imprese che raccolgono/trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;
- consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
- per i rifiuti non pericolosi, i soggetti di cui all'art. 189, comma 3, D.Lgs. n. 152/2006 (cioè quelli tenuti alla presentazione del MUD).
Naturalmente, fino alla piena operatività del suddetto Registro, continueranno ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti antecedenti alla disciplina SISTRI, cioè MUD, tenuta dei registro di carico-scarico, utilizzo dei formulari di identificazione rifiuti durante il trasporto.