“Non possiamo assistere inerti all’isolamento di Genova e della Liguria e alle pesantissime ripercussioni sulla vita economica e sociale del nostro territorio, già duramente provato da numerose tragedie, senzamostrare una fiera reazione di orgoglio e portare a Roma il nostro dramma.
Vogliamo far conoscere ciò che altri tentano di nascondere: il disastro infrastrutturale ligure, se non opportunamente contrastato con interventi d’urgenza ed una seria programmazione di medio lungo periodo, porterà alla chiusura di migliaia di attività imprenditoriali ed alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro non solo in Liguria ma in tutto il Nord-Ovest.
Abbiamo diritto di sapere il perché di risposte che non arrivano e di azioni risolutive che mancano. La sicurezza di un territorio è un bene fondamentale al pari del lavoro e della mobilità. L’uno non può essere messo davanti agli altri ma è necessario trovare forme concrete di coesistenza, soprattutto quando la mancanza di sicurezza è conseguenza di decenni di immobilismo ed omissioni.
Il Comitato “Salviamo Genova e la Liguria” ha carattere apartitico e apolitico e ha quale suo unico obiettivo quello di manifestare unitariamente il disagio di migliaia di imprese, attività, lavoratori e cittadini.
La Liguria ha già pagato un prezzo carissimo, in termini di vite umane ed occasioni produttive perse, alla carenza di una seria politica di manutenzione e sviluppo della rete infrastrutturale. Come rappresentanti del mondo del lavoro, del commercio, dell’impresa, dell’artigianato, dei servizi, del turismo e della portualità chiediamo un intervento immediato volto a:
- ottenere il risarcimento urgente dei danni necessario per difendere la continuità economica ed occupazionale del nostro territorio;
- ottenere un provvedimento di legge della massima urgenza che disciplini in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale le attività di ispezione ai fini della sicurezza sulla rete stradale ed autostradale;
- definire un piano per attività di ispezione e manutenzione sulla rete autostradale ligure, articolato nel tempo, che consenta una utilizzazione del sistema infrastrutturale che non penalizzi l’intera economia regionale;
- attivare adeguate forme di comunicazione con cittadini ed imprese al fine di fornire in tempo reale lo stato di avanzamento dei cantieri ed i programmi di intervento previsti nelle settimane e mesi;
- costituire un tavolo di lavoro tra ASPI, MIT e rappresentanti del Comitato “Salviamo Genova e la Liguria” con lo scopo di individuare un recovery plan finalizzato a ridurre i disagi alla mobilità ed alle attività produttive che si dovessero paventare a seguito del perdurare della situazione in essere, tenuto conto dell’intero sistema infrastrutturale;
- riconoscimento della mancanza di continuità territoriale finalizzata all’ottenimento di finanziamenti pubblici e aiuti di Stato.
Si allega la Lettera Aperta che il Comitato "Salviamo Genova e la Liguria" ha trasmesso a:
- la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
- Il Ministero dell'Economia e delle Finanze
- La Commissione Trasporti della Camera
- La Commissione Trasporti del Senato
MEMBRI DEL COMITATO:
SPEDIPORTO
TRASPORTOUNITO LIGURIA
ASSAGENTI
ASSITERMINAL- Associazione Italiana Terminalisti Portuali
CONFCOMMERCIO GENOVA - CONFCOMMERCIO LIGURIA
CONFINDUSTRIA GENOVA
CNA GENOVA SAVONA E LIGURIA - CNA FITA
CONFETRA LIGURIA
CONFARTIGIANATO GENOVA
CONFESERCENTI PROV.LE DI GENOVA - CONFESERCENTI LIGURIA
ASSOTURISMO LIGURIA
FEDERALBERGHI LIGURIA - FEDERALBERGHI GENOVA
CONVENTION BUREAU GENOVA
CONFINDUSTRIA NAUTICA GENOVA
ANCE GENOVA
ACI - Alleanza Cooperative Italiane della Liguria
UNIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI SAVONA
UNIONE PROVINCIALE ALBERGATORI SAVONA
ISoMAR
ASSOCIAZIONE SPEDIZIONIERI DEL PORTO DI LA SPEZIA
ASSOCIAZIONE AGENTI MARITTIMI LA SPEZIA
A.Spe.Do
ALSEA
A.P.S.A.C.I
ASSOSPED
FEDESPEDI
CONFETRA
CONFETRA NORD/EST
CONFETRA PIEMONTE
CONFETRA LAZIO ALAS
CONFETRA LOMBARDIA