SISTRI partito fra mille dubbi

Finalmente, dopo quattro anni e sette proroghe, da ieri è diventato obbligatorio il SISTRI per i trasportatori professionali di rifiuti pericolosi (iscritti in categoria 5 all'Albo Gestori Ambientali) e per le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti pericolosi.


Da quanto si legge nei vari forum, il sistema non è collassato come avvenne il giorno del click day nel maggio del 2011. Occorre però considerare che, attualmente, i soggetti obbligati sono "solo" 17.000 (ovvero un numero di gran lunga minore rispetto a quanti si collegarono il giorno della prova). A questo si aggiunga che, a quanto sembra, alcune aziende di trasporto e smaltimento sono rimaste chiuse in questi giorni, probabilmente per osservare quello che sarebbe successo.

Oltre ai soliti problemi relativi ai dispositivi non funzionanti, si sono registrati rallentamenti nelle operazioni di conferimento dei rifiuti (tempi anche triplicati) dovuti non tanto alla lentezza del sistema, quanto alle farraginosità procedurali (le quali, però, potrebbero facilmente essere risolte a monte dai programmatori).

Restano comunque ancora molti aspetti su cui fare luce, dato che la Circolare esplicativa del Ministero - uscita appena quattro ore prima della partenza del SISTRI - ha chiarito ben pochi dubbi.

Nelle prossime comunicazioni Vi daremo ulteriori notizie.